MERINI, note poetiche

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MERINI, NOTE POETICHE

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In occasione della Giornata della Donna il Comune di Muggia, Commissione Pari Opportunità, e l’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG presentano un omaggio alla poetessa Alda Merini, un momento di riflessione e di ricordo, che vede protagonista Marzia Postogna accompagnata alla chitarra da Eduardo Contizanetti.  Un progetto incentrato sulla figura di una donna che ha fatto della poesia uno strumento di coraggio, di resilienza e che ci ha lasciato una testimonianza di forza straordinaria.

In questi 12 mesi di pandemia sono state proprio le donne a soffrire di più dal punto di vista sociale ed economico: il 2020 è stato tristemente protagonista, infatti, di un tasso più alto di femminicidi e violenze sulle donne rispetto all’anno precedente.

La situazione appare ancora più allarmante se si pensa che, nell’anno trascorso, si è registrato un calo generalizzato del numero dei reati – in chiara conseguenza delle misure restrittive per contenere il contagio da Covid 19- ma che le mura domestiche sono state invece purtroppo lo scenario di una crescente ingiustificabile violenza.

Anche dal punto di vista economico, le donne hanno pagato un prezzo altissimo: se prima del Covid in Italia il 50 per cento delle donne lavorava (pagata comunque mediamente il 20 per cento in meno rispetto a un uomo che svolge le stesse mansioni), oggi si è scesi al 48.

L’Istat certifica che su 101mila lavoratori che hanno perso il lavoro a dicembre 2020, 99mila (pressoché la totalità) siano donne.

Ma non basta: una su due ha visto peggiorare la propria condizione economica nell’ultimo anno, soprattutto nella fascia di età più giovane.

Un divario che si sta riducendo ma che è ancora lontano dall’azzerarsi nel nostro Paese, complice forse una cultura che non sa dare alle donne la dignità di cui hanno diritto.

Nel suo discorso programmatico al Senato, è stato lo stesso neo presidente del Consiglio Mario Draghi a rimarcare come l’Italia sia uno dei Paesi europei nei quali è più accentuato il “gender pay gap” – ovvero la differenza salariale fra uomini e donne- oltre a una cronica scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo.

In questo contesto, l’ONU, che ha istituito ufficialmente la ricorrenza nel 1977, sta spingendo affinchè nei paesi membri venga raggiunta una completa uguaglianza di genere entro il 2030, che permetta peraltro alle donne di dedicare alla loro carriera le stesse energie dei loro colleghi uomini, superando la scelta tra famiglia o lavoro.

La storia delle donne è una raccolta di sacrifici, di grandi e difficili passi per l’emancipazione e per sdoganare quella posizione che le vedeva solo madri e mogli intrappolate in una società patriarcale. C’è ancora molta strada da fare, ma ciò che bisogna sempre ricordare è che i cambiamenti della società nascono dall’acquisizione di una consapevolezza condivisa e dall’agire della società stessa, nella sua interezza.