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PREMIO INTERNAZIONALE DELL’OPERETTA  trentunesima edizione

a Jadranka Jovanović

Jadranka Jovanović è primadonna nel Teatro Nazionale dell’Opera di Belgrado, sua città natale. E’ una delle artiste liriche più celebri e vanta una carriera internazionale di alto spessore.

Dopo il debutto nel ruolo di Rosina ne “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini al Teatro Nazionale di Belgrado, è stata invitata dal Teatro Alla Scala dove ha interpretato, con straordinario successo, i ruoli di Mercedes nella Carmen e di Bersi nell’Andrea Chénier, sotto la direzione di Claudio Abbado e Riccardo Chailly.

 

Si è esibita in gran parte dei teatri e festival italiani: al Teatro Argentina di Roma, al Carcano di Milano, insieme a José Carreras in una fantasia tratta dalla Carmen; al Comunale di Firenze nella Blanche de “Il Giocatore” di Prokofiev. E’ stata Mrs. Slender nel Falstaff di Salieri al Teatro Regio di Parma; Ada ne “Il Diluvio Universale” e Irella nella “Fausta” al Donizetti Festival di Bergamo; al Teatro Massimo di Palermo è stata Maddalena nel “Rigoletto”; Preziosilla ne “La Forza del Destino” al Teatro Romano di Cagliari; a Firenze ha interpretato Silva nella “Principessa della csardas”, al Festival Rossini a Pesaro è stata diretta da Donato Renzetti nel “Mosè in Egitto”.

Grandissimo successo hanno anche avuto le sue interpretazioni nel repertorio d’operetta. Al Teatro Verdi di Trieste è stata protagonista in “Contessa Maritza” di Kálmán, “Al Cavallino bianco” di Benatzky, “Hary Janos” di Kodály e “Miss Juliette” di Bibalo, e ha riscosso straordinari consensi in altri teatri con “La Périchole” di Offenbach, “Il Pipistrello” di Strauss e nei maggiori titoli della piccola lirica.

Ha partecipato a numerose opere in varie nazioni: a Barcellona al Teatro del Liceu è stata Principessa de Bouillon nell’“Adriana Lecouvreur” con Mirella Freni e Plácido Domingo, Sara nel “Roberto Devereux” diretta da Richard Bonynge; a Lisbona al Teatro Nacional de São Carlos ha cantato nel ruolo di Elena nel “Mefistofele” di Boito, e nella Messa in do minore di Mozart presso la Gulbenkian Foundation con il maestro Claudio Scimone; “Carmen” con Placido Domingo al Teatro Municipal di Rio de Janeiro; nel “Requiem” di Verdi, diretta da Anton Guadagno, è stata Rosina ne “Il Barbiere di Siviglia” e protagonista in “Ariadne auf Naxos”. Ancora “Carmen” al Teatro Municipal di São Paulo diretta da Isaac Karabtchevsky, al Bunka Kaikan di Tokyo e al Festival di Atene. Al Teatro Nazionale di Dublino ha cantato Eboli nel “Don Carlo” e di nuovo Rosina del “Barbiere di Siviglia” a Città del Messico. Alla Palm Beach Opera (USA) ha interpretato ruoli principali nella “Cenerentola”, ne “L`Italiana in Algeri” e quello di Eboli nel “Don Carlo”. E’ stata Amneris nell’“Aida” al festival Gars am Kamp in Austria, all’Opera di Zagabria e al Festival di Spalato. Al Georges Enescu Festival di Bucarest ha ricoperto il ruolo di Abigaille (Nabucco), che ha interpretato anche al Festival di Spalato e di Skopje. All’Opera Nazionale di Sofia in Bulgaria è stata Adalgisa (Norma) e a Toronto si è esibita in un Recital alla Glenn Gould Hall. Ha cantato inoltre ad Abu Dhabi, alla Opéra Royal di Wallonie (Liegi), all’Opéra di Nizza, di Tolone, di Bordeaux, al Teatro Cervantes di Malaga, al Teatro della Maestranza di Siviglia, al Teatro Victoria Eugenia di San Sebastian, alla Smetana Hall di Praga, all’Opera di Budapest, di Odessa, al Mozarteum di Salisburgo, al Festival di Ragusa (Dubrovnik), all’Opera di Lubiana, di Maribor, di Salonicco, Brno e Pechino. A Figeras in Spagna ha partecipato alla prima mondiale del frammento dell’opera Être Dieu dal libretto di Salvador Dalí. E’ stata più volte interprete di recital al Kennedy Center di Washington e alla Carnegie Hall di New York.

Nel 2016 ha intrapreso anche la carriera politica e attualmente fa parte della Commissione cultura e informazione del Parlamento serbo.

Jadranka Jovanović brilla nel nutrito gruppo di artisti e cantanti, che coronando una felice carriera nell’opera lirica, sui principali palcoscenici del mondo, hanno saputo, con il loro talento e vivacità, infondere classe e brio anche ai ruoli dei più importanti titoli d’operetta. Molto amata dal pubblico, che ancora ricorda i suoi successi al Festival triestino, riceve il Premio Internazionale dell’Operetta per l’alta qualità delle sue interpretazioni e a suggello di una sfavillante carriera.