PREMIO INTERNAZIONALE DELL’OPERETTA trentesima edizione
a Riccardo Peroni
Riccardo Peroni, attore e doppiatore italiano, si affaccia al mondo della recitazione dopo aver frequentato la Scuola D’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, oggi intitolata a Paolo Grassi. Debutta negli anni settanta nel cabaret al “Refettorio” e al “Derby” di Milano. Nel 1971 inizia a recitare con lo Stabile dell’Aquila e, saltuariamente, al Teatro Salone Pierlombardo di Franco Parenti. Lavora con i registi Nino Mangano e Aldo Trionfo. La Cantatrice Calva di Ionesco, Leonzio e Lena di Georg Büchner. Macbetto di Giovanni Testori, Willibad e Oloferne di Nestroy, Il Gigante Nano di Frank Wedekind, Il Misantropo di Molière, Cascando e L’ultimo nastro di Krapp di Samuel Beckett, Bosco Di Notte e La Locanda Di Norma Maccanna di Sansone, sono alcuni dei titoli che affronta lungo un decennio per passare successivamente sotto la direzione di Andrèe Ruth Shammah, a l’Adalgisa di Gadda e a Noblesse Oblige di Santucci. Contemporaneamente, collabora con diverse compagnie italiane, lavorando con registi come Giancarlo Cobelli (L’impresario delle Smirne di Goldoni, 1975; Il racconto d’inverno di Shakespeare, 1980; L’impostore di Goldoni, 1981; Il matrimonio di Figaro di Beaumarchais, 1987; La vedova scaltra di Goldoni, 1988), Giancarlo Sbragia (Il Commedione Di Fabbri, 1977), Dario Fo (Tre Moschettieri e Gli Arcangeli Non Giocano A Flipper, 1978), Giorgio Albertazzi (La Miliardaria di George Bernard Shaw, 1980), Mario Missiroli (La mandragola di Machiavelli, 1983; Nostra Dea, 1991), Francesco Macedonio (I Rusteghi di Goldoni, 1985), Roberto Guicciardini (Baal di Brecht, 1985), Giorgio Pressburger (L’Adulatore di Goldoni, 1986), Roberto De Monticelli (La Doppia Incostanza di Marivaux, 1989); Gianfranco De Bosio (Rumors di Neil Simon, 1989), Antonio Calenda (Ma che c’entra Peter Pan? di Bassetti, 1998), Filippo Crivelli (Ninotchka, 2001), Peter Stein (Tatjana, al Teatro alla Scala di Milano).
Ad una preminente carriera d’attore, dal 1973 affianca una nutrita serie di partecipazioni televisive e nell’Operetta. Madama di Tebe, La Vedova allegra e La Principessa della czardas al Teatro Massimo di Palermo, mentre per il Festival dell’Operetta al Teatro Verdi di Trieste ha partecipato a Contessa Mariza, Il Paese dei Campanelli, Il Conte di Lussemburgo, Ballo al Savoy, Sogno di un Valzer, La Casta Susanna, Duchessa di Chicago, Scugnizza, Rosemary, Al Cavallino Bianco, Clivia, Fanny Essler, Sissi, Cin-Ci-Là, in una lunga collaborazione con il regista e coreografo Gino Landi.
Alla Contrada di Trieste prende parte a Centocinquanta La Gallina Canta di Achille Campanile. Interpreta molti titoli nei maggiori teatri italiani, come Il Malato immaginario di Molière con Massimo Dapporto, fino alle stagioni 2006/2008 con Spugna nel musical Peter Pan, e con il Cuoco Skinner nel film d’animazione della Disney Ratatouille. Ritorna all’operetta nel 2008 con Il Paese dei Campanelli di Lombardo e Ranzato per la regia di Maurizio Nichetti, al Filarmonico di Verona per la Fondazione Arena di Verona, nel 2009 è in scena con La Vedova allegra, al Teatro Verdi di Trieste e nel 2010 ancora ne La Principessa della czardas sempre al lirico triestino. Ancora a teatro gli anni a seguire con L’appartamento di Billy Wilder, regia di Patrick Rossi Gastaldi e Massimo Dapporto, nel ruolo del dr. Dreyfuss.
Teatro, libri e radio, fino a quest’anno quando debutta al Piccolo Teatro di Milano con Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, nella versione della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, prestando la voce al personaggio di Bottom.
Ha partecipato ad alcuni film, con Maurizio Nichetti, Fabrizio Lori, Michele Placido e Angelo Longoni; molte le presenza in serie tv dagli anni 70 ai giorni nostri, tra cui ricordiamo Casa Vianello. Ha doppiato personaggi di molti film, serie televisive, film d’animazione stranieri, cortometraggi, videogiochi e audiolibri stranieri. Tra questi ultimi ricordiamo che è stato Hercule Poirot in molti episodi della Good Moon Edizioni.
La sua è stata una carriera completa, in ruoli seri e brillanti, che gli ha permesso di essere un eccellente protagonista di operette in cui le doti attoriali, di canto e di presenza scenica sono indispensabili. E’ stato apprezzato interprete del Festival dell’Operetta per diversi decenni, sempre molto amato dal pubblico, testimone di un’epoca di straordinari successi teatrali. Il suo brio, la vis comica, il divertimento che ha trasmesso nei lavori in cui è stato impegnato, sono le motivazioni dell’assegnazione di questo premio.