Il Premio Sandro Massimini a Luca Giacomelli Ferrarini
La Commissione giudicatrice del Premio Nazionale “Sandro Massimini” ha deliberato all’unanimità di assegnare il riconoscimento per il 2014, quindicesima edizione, a Luca Giacomelli Ferrarini, figlio d’arte nel canto e nell’arte, ma serio e preparato professionista per scelta: “Ogni volta che entro in un Teatro e salgo sul palcoscenico sento le farfalle nello stomaco, anche se faccio lo stesso spettacolo da tanti mesi. Ogni volta è come se fosse la prima e sento quell’emozione che mi fa dire sì, è questo lavoro che voglio fare!”.
La madre Alida Ferrarini, soprano di grande fama recentemente e prematuramente scomparsa, gli ha insegnato “ad amare l’Arte, la bellezza della vita e tutte quelle piccole cose, umili e silenziose ma profonde come il mare – afferma il veronese Luca Giacomelli Ferrarini. – A lei dedico il mio Mercuzio”. Mercuzio è il ruolo che interpreta attualmente in “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo”, per il quale è stato scelto nel 2013 da Giuliano Peparini, regista dello spettacolo prodotto da David Zard. Mercuzio non è un arrivo, ma è una tappa significativa della sua già provata esperienza, corroborata da una solida preparazione accademica. Infatti nel 2005 ha conseguito il diploma in Recitazione, Dizione e Arte Scenica al Gymnasium Theatrale Fondazione ‘G. Toniolo’ di Verona, diretto da Luciana Ravazzin, sua prima guida artistica, nel 2008 poi si è laureato in Scenografia e Costume per lo Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Verona “G.B. Cignaroli”. Ha studiato danza con Gail Richardson e Daniela Gorella, ha lavorato sulla recitazione con gipeto all’Accademia “SDM – La Scuola del Musical” di Milano diplomandosi nel 2010. Già nel 2009 debuttava come attore ne “Lo zoo di vetro”, di Tennessee Williams, prodotto dalla Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano, ma il richiamo del canto era forte e l’anno seguente fu Macavity/Platone in “Cats” di Andrew Lloyd Webber, prodotto dalla Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi e Daniel Ezralow, e successivamente interpretava Richie Cunningham in “Happy Days, a new musical” di Garry Marshall, diretto ancora da Saverio Marconi. Nel 2011 è stato il Principe di Persia nella Turandot di Puccini, diretta da Franco Zeffirelli, che inaugurava la “Royal Opera House of Muscat” in Oman. Nel 2012 interpretava John O’Donnell nel musical prodotto da Barley Arts “Titanic, il racconto di un sogno”, diretto da Federico Bellone con musiche di Ennio Morricone.
Cresciuto tra i camerini e i palcoscenici, ha respirato fin da piccolo il profumo del teatro. Di questo profumo si è innamorato ben presto trasformando la passione per il teatro in possibilità di dilettare con semplicità la gente. Oggi è un performer perfetto in tutte le sue componenti: canto, recitazione e danza. La danza fu l’oggetto della sua prima esplorazione sin da piccolissimo, la madre era l’insegnante di canto, poi venne la recitazione come mimo nelle opere all’Arena di Verona, e possedere tutte e tre le capacità artistiche è stata per lui una cosa normale, anche se Luca dichiara che ciò che più gli interessa è interpretare un personaggio e che il musical è la disciplina che dà maggiore possibilità in questo senso. Infatti interpreta Mercuzio, personaggio complesso e dalle mille sfaccettature, che vive una personalità ai margini e poi, nel momento della morte, ritrova un’umanità pazzesca.
Il Premio Nazionale Sandro Massimini a Luca Giacomelli Ferrarini è il riconoscimento della sua immensa bravura e del suo talento naturale, ma anche un premio alla comprensione che dietro all’arte c’è comunque una forte e doverosa preparazione artistica e culturale, una costanza nella formazione che non ha mai fine durante la carriera di un artista: concetto che Luca dimostra di conoscere e seguire assiduamente.