L’Associazione Yüdansha Kyökai Iwama Aikidö, in collaborazione con l’Associazione culturale Teatrobandus e l’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG, organizzano giovedì 5 settembre prossimo alle ore 20 all’Auditorium Marco Sofianopulo del Museo Revoltella di Trieste lo spettacolo “SAYŌNARA TRIESTE”, che evoca un fatto storico avvenuto a Trieste nel settembre del 1907: l’arrivo di una delegazione giapponese a bordo di due incrociatori navali con più di 1300 marinai. Giovanna Coen, appassionata studiosa della tradizione giapponese, ha effettuato una puntuale e precisa ricerca sui fatti di quei giorni ricavandone un testo che, con la regia e drammaturgia di Marzia Postogna e le musiche dal vivo a cura di Corrado Gulin, sarà sul palcoscenico del Revoltella, con protagonisti Julian Sgherla, Giustina Testa, Fumiyuki Kato, Michele Marolla e Riccardo Beltrame. L’iniziativa ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti, è realizzata con il contributo del Comune di Trieste.
In quel settembre del 1907 Trieste era all’apice del suo splendore. Grazie all’apertura delle rotte con l’Oriente da parte del Lloyd Austriaco era diventata anche un centro molto importante di quel fenomeno noto come “giapponismo”. Georg von Hütterott e sua moglie Marie erano gli esponenti di spicco di quella nobiltà imprenditoriale che fece le fortune della città. Conoscevano bene il Giappone, ne erano rimasti affascinati durante i loro viaggi tra il 1884 e 1885. Da ottimo diplomatico von Hütterott fece in modo di far arrivare a Trieste una delegazione giapponese, progettando interessanti sviluppi culturali ed economici tra le due diverse culture. Furono dieci giorni di ricevimenti e festeggiamenti durante i quali la città mostrò non solo un’accoglienza fastosa, ma anche la curiosità per un mondo che si affacciava all’occidente e che tanto colpiva l’immaginario esotico collettivo. Una storia, quella raccontata dai nostri protagonisti, fatta di grandi eventi ma anche da piccole vicende quotidiane.
A corredo della rappresentazione teatrale le immagini in video con Giovanna Garlatti, Francesco Cozzi e Riccardo Canali. In scena saranno utilizzati oggetti giapponesi provenienti dalla collezione Bianchi.