Ilaria Zanetti ritorna al Caffè degli Specchi, sabato 19 ottobre alle ore 18, in “A Trieste con l’Operetta” organizzata dall’Associazione Internazionale dell’Operetta.
Il soprano si fa attendere al caffè nel quale dovrebbe esibirsi. L’attesa è motivo quindi di pettegolezzi, civetterie, pruderie canore attraverso le arie più stuzzicanti, dal Paese dei Campanelli di Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo a Sì di Pietro Mascagni, dalle esuberanti imprese de La Perichole di Jacques Offenbach alle signorine Grisettes di Franz Lehár, da La diva de l’Empire di Erik Satie a I feel pretty di Leonard Bernstein. Un programma tutto al femminile, quello che propone il soprano Ilaria Zanetti, sabato 19 ottobre alle 18 al Caffè degli Specchi, accompagnata al pianoforte da Paolo Troian, nel consueto appuntamento con “A Trieste con l’Operetta” organizzata dall’Associazione Internazionale dell’Operetta, in convenzione con Turismo FVG – Regione Friuli Venezia Giulia e Caffè degli Specchi.
Info www.triesteoperetta.it
Collaborano alla realizzazione dell’iniziativa anche PromoTrieste, Federalbergatori e Associazione Guide Turistiche del FVG.
L’iniziativa propone ai turisti in visita alla città di Trieste e al pubblico appassionato, quella che per molto tempo è stata la qualità artistica e musicale, l’Operetta, per la quale la città era nota in tutto il mondo, grazie al suo passato storico che dalla metà dell’800 alla seconda guerra mondiale la vide accogliere compagnie, artisti, compositori tra i più rinomati ed applauditi. Tradizione che proseguì poi dagli anni ’50 del Novecento con il Festival Internazionale dell’Operetta fino ad un paio d’anni fa.
L’associazione, con concerti settimanali e con il marchio “Trieste Operetta Ensemble”, propone il fascino della Mitteleuropa attraverso le più celebri melodie di operetta allo storico Caffè degli Specchi, splendida cornice sulla più grande e bella piazza affacciata al mare d’Europa, piazza Unità d’Italia, che accolse tanti fatti storici e culturali, dall’approdo del funerale dell’arciduca Francesco Ferdinando e la moglie Sofia, il 2 luglio del 1914, trucidati a Sarajevo, all’arrivo dell’Italia il 26 ottobre del 1954, ai grandi concerti ed eventi di questi ultimi anni, passando per tante festose edizioni della Barcolana, che su questo affaccio gode del suo tripudio di vele.