In occasione delle Celebrazioni per il Ventennale dell’Associazione Internazionale dell’Operetta -FVG
24 novembre 1992 – 2012
Daniela Mazzucato e Paolo Limiti, due Premi Operetta, l’orchestra “Filarmonia Veneta” diretta dal maestro Romolo Gessi, tanti cantanti, una star internazionale come Cheryl Porter apriranno, con un Gran Galà, i festeggiamenti per il Ventennale dell’Associazione Internazionale dell’Operetta il 10 novembre al Rossetti di Trieste.
“Gala Internazionale dell’Operetta e del Musical”
“Bulli & Pupe”
“Ballo al Savoy”
“Goodbye Berlin”
“Un calicetto con Suppè”
Presentazione del libro “Ines Lidelba, la contessa soubrette”
Informazioni tecniche
Spettacoli in Sala Assicurazioni Generali del 10, 28 novembre e 10 dicembre 2012
Spettacoli in Sala Bartoli dal 16 al 21 novembre (escluso presentazione libro ad ingresso libero)
I posti per gli spettacoli, singolarmente a pagamento, potranno essere acquistati anche con la formula dell’abbonamento.
Coloro che si abboneranno ai tre spettacoli della Sala Assicurazioni Generali potranno assistere ai due spettacoli della Sala Bartoli al prezzo del biglietto cortesia di 2 euro
Abbonamento a tre spettacoli (+ due spettacoli della Sala Bartoli con biglietto cortesia)
Gli abbonati del Rossetti potranno acquistare i singoli biglietti a prezzo ridotto
Per gli studenti delle scuole triestine per lo spettacolo del 28 novembre “Bulli e Pupe” sarà riservato il prezzo speciale di 8 euro (1 gratuità per l’eventuale insegnante accompagnatore)
info: Associazione Internazionale dell’Operetta FVG , via Ponchielli 3 – Trieste – tel 040 – 364200 – e-mail:info@triesteoperetta.it, www.triesteoperetta.it
prenotazioni e prevendita presso la Biglietteria del Politeama Rossetti – Largo Giorgio Gaber, 1 tel. 040-3593511 (Orario fino al 28 ottobre: da lunedì a sabato 8.30-12.30, 15.30-19; domenica chiuso. Orario dal 29 ottobre: da martedì a sabato 8.30-12.30, 16.00-19.30; lunedì chiuso.
Punti vendita: Ticket Point di Corso Italia (giorni feriali 8.30-12.30, 15.30-19), Info Point Centro Commerciale Torri d’Europa (via D’Alviano), Radioincorso, 4° piano edificio H3, Campus universitario, via A. Valerio 12/2, servizio per studenti universitari, tel.: 040.5584212 (Lunedì-Giovedì: 11.30 – 14.30) e presso tutti i punti vendita del circuito Vivaticket. L’elenco completo è disponibile sul sito www.vivaticket.it. I biglietti si possono acquistare anche online sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al tel. 040/3593511.
Le celebrazioni si articoleranno in un periodo che va dal “Gala internazionale dell’operetta e del musical” del 10 novembre alla chiusura con “Ballo al Savoy”, prodotto dall’Associazione dell’Operetta il 18 dicembre; tre appuntamenti con in mezzo “Bulli e Pupe” proposto dalla Compagnia di Corrado Abbati alla Sala Generali del Politeama Rossetti di Trieste, mentre tra il 16 e 21 novembre alla Sala Bartoli si alterneranno due spettacoli, anche questi prodotti dall’Associazione, “Goodbye Berlin” e “Un calicetto con Suppè”, e la presentazione del libro “Ines Lidelba, la contessa soubrette” di Roberta Paganelli.
Il Rossetti è il teatro in cui fu finalmente trasferito il Festival dell’Operetta organizzato dal Teatro Verdi, nel 1970 dopo la decisione di non tenerlo più a San Giusto, per questioni atmosferiche…, e dove vi rimarrà con alterne vicende per molto tempo, in mezzo a importanti restauri dei due maggiori teatri cittadini. Il Rossetti è assurto inoltre in questi ultimi anni a tempio del musical, non solo per Trieste, ma riconosciuto come tale anche in Italia e dalle migliori produzioni estere.
Nel pensare ad una grande festa non potevano non essere chiamati i paladini dell’operetta di tanti festival triestini ai tempi di grande successo della manifestazione cittadina: il soprano Daniela Mazzucato, premio Operetta del 2003, e il tenore Max Renè Cosotti e, per sottolineare la vocazione internazionale un nome per tutti che aveva già allietato i nostri Pomeriggi Musicali al Rossetti, Cheryl Porter. Al loro fianco tanti vecchi e nuovi interpreti delle produzioni dell’Associazione, dall’immancabile Andrea Binetti, alla new entry Marzia Postogna, e ancora Ilaria Zanetti, Maria Giovanna Michelini, Stefania Seculin e Raffaele Prestinenzi. Ha entusiasticamente aderito alla festa anche un altro Premio Operetta, Paolo Limiti, che tornato quest’estate in sella alle trasmissioni musicali d’intrattenimento della RAI, è stato ben lieto di accettare la conduzione della serata del 10 novembre, con la quale si apriranno le celebrazioni del Ventennale.
Nel corso del gala saranno ospiti a Trieste due grandi personaggi del musical: Sylvester Levay, compositore ungherese, che ha scritto le musiche di Elisabeth, in scena ormai da vent’anni, e di tanti altri musical che spopolano nel mondo di lingua tedesca, ma che hanno sfondato anche a Broadway: Mozart, Rebecca, Marie Antoinette, Hexen Hexen, senza considerare tutte le colonne sonore di film hollywoodiani. A Levay verrà consegnato il Premio Internazionale dell’Operetta – 25.a edizione, mentre nella stessa serata il Massimini andrà a Simone Leonardi splendido interprete di uno dei migliori musical prodotti in Italia in questi ultimi anni: Priscilla. Simone Leonardi, peraltro interprete di operette e spettacoli teatrali agli esordi della sua carriera, è l’esempio per i giovani di oggi che la strada del successo si raggiunge attraverso la volontà, l’impegno e il sacrificio. A festeggiare Leonardi saranno presenti con lui Antonello Angiolillo, premio Massimini nel 2000, e Mirko Ranù, protagonisti di Priscilla, un cui assaggio verrà proposto nella serata.
Le manifestazioni avranno inizio, come dall’allegato programma, il 10 novembre e termineranno il 18 dicembre prossimo, articolandosi in una serie di spettacoli al Politeama Rossetti:
Gala internazionale dell’Operetta e del Musical con ospiti triestini, nazionali e stranieri, con una grande orchestra e con la consegna nella serata dei due Premi, Internazionale dell’Operetta e Massimini,; Spettacolo di musical, Bulli e Pupe, della Compagnia Corrado Abbati di Reggio Emilia, dedicato anche alle Scuole e ai giovani, con prezzo promozionale; Operetta Ballo al Savoy prodotta dall’associazione, con interprete e regista Andrea Binetti, su un’originale riscrittura della trama di Maurizio Soldà.
Le manifestazioni nella Sala Assicurazioni Generali del teatro saranno seguite da alcuni spettacoli in Sala Bartoli, le più recenti produzioni dell’associazione Goodbye Berlin in viaggio con Kurt Weill assieme a Marzia Postogna e Raffaele Prestinenzi e Corrado Gulin al pianoforte Un calicetto con Suppè omaggio al grande compositore von Suppè,padre dell’operetta viennese, spettacolo scritto da Maurizio Soldà, da questi interpretato con Andrea Binetti, Marianna Prizzon, Ilaria Zanetti e Antonella Costantini e che successivamente con la collaborazione del CDM, circuitato porterà l’operetta e Trieste in molte città italiane e in Istria.
Sempre alla Bartoli sarà presentata una delle più recenti pubblicazioni sul mondo dell’operetta, il libro di Roberta Paganelli, dal titolo Ines Lidelba, la contessa soubrette, che apre una finestra sul mondo delle donne cantanti, attrici, soubrette negli anni tra le due guerre mentre il mondo dell’operetta iniziava il suo tramonto dorato, lasciando spazio al girovagare più povero e modesto del Varietà e dell’Avanspettacolo.
Con il supporto della Provincia di Trieste sarà realizzata una pubblicazione in cui sarà rappresentata tutta l’attività svolta nel corso di questi vent’anni che sarà integrata da un’adeguata documentazione fotografica delle iniziative più significative.
La manifestazione si avvale del sostegno di Regione FVG, Regione FVG –Turismo, Fondazione CRTrieste e Camera di Commercio di Trieste, del patrocinio di Comune e Provincia di Trieste, della collaborazione de il Rossetti di Trieste, dell’Associazione Centro in Via, dell’Associazione Musicale Aurora Ensemble, dell’Hotel Savoia Excelsior Palace e di EFFE EMME Spettacoli.
“Quello di questi vent’anni è per noi un bilancio lusinghiero di impegno e di successi che hanno contribuito a riconfermare senza dubbio a Trieste, mosaico di culture e tradizioni, il ruolo di capitale dell’operetta in Italia”.
Ha esordito così Claudio Grizon, presidente dell’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG, nel corso della conferenza stampa che s’è tenuta oggi al Politeama Rossetti per illustrare il programma predisposto dall’associazione in occasione dei primi vent’anni di attività.
“Dal 1992 ad oggi – ha ricordato Grizon – accanto alla mostra storica sull’operetta Tu che m’hai preso il cuor, al Premio Internazionale dell’Operetta ed al Premio Nazionale Sandro Massimini, si sono moltiplicate iniziative, concerti, spettacoli, gala e produzioni varie dall’operetta, allo spettacolo musicale fino al musical per intercettare le sensibilità ed i gusti musicali dei giovani”.
“Quello di questi vent’anni – ha spiegato il presidente Grizon – è per noi un bilancio pieno di ricordi, soddisfazioni e successi: un sincero “grazie” vada in quest’occasione ai tanti protagonisti di questa entusiasmante avventura ed in primo luogo alla Regione, che a suo tempo volle questa istituzione e che ha creduto nel tempo in questo progetto, ma poi al nostro affezionato pubblico che ci ha seguito in tutti questi anni apprezzando i nostri spettacoli e manifestando il suo entusiasmo per la piccola lirica con continui “tutto esaurito”.
“La ricorrenza ci offre oggi l’occasione per guardarci indietro – ha proseguito il presidente – per fare un bilancio delle iniziative promosse: 25 edizioni del Premio Internazionale dell’Operetta, 13 Premi Nazionali Sandro Massimini, 10 presentazioni della Mostra Storica sull’operetta, 7 edizioni di TriesteOperetta al Ridotto, 9 cartelloni dei Pomeriggi Musicali al Rossetti e circa 450 iniziative musicali o culturali promosse complessivamente alle quali hanno assistito migliaia di spettatori in regione, in Italia e all’estero.
“Mi piace ricordare in quest’occasione – ha aggiunto il presidente – in particolare gli spettacoli di Luci e Suoni a Miramare, Napoleone canta l’operetta a Villa Manin e La Maga a Trieste e Udine negli anni ’90, Orient Express nel 2002 al Teatro Romano, in coproduzione con La Contrada, la coproduzione della versione scenica dell’operetta Gasparone di Carl Millöcher per il Festival dell’Operetta del 2005, la produzione del Gala dell’Operetta nel 2010, in occasione della riapertura al pubblico del Castello di San Giusto e Cin Ci Là, la nostra prima operetta prodotta integralmente in regione nel 2011”.
“Abbiamo voluto che queste celebrazioni – ha spiegato Grizon – siano una festa anche per la città ed al nostro pubblico che, dopo un’estate senza operetta, possa tornare a sorridere con alcune stelle della piccola lirica e del musical e con una serie di spettacoli che daranno l’idea della nostre attività e potenzialità”.
“Con noi – a festeggiare questi vent’anni – ha annunciato Grizon – ci sarà eccezionalmente un grande amico della piccola lirica e dello spettacolo musicale, nostro premio internazionale dell’operetta 2006: Paolo Limiti”.
“Il futuro che ci attende – ha sottolineato ancora Grizon – non sembra facile ma i successi ed i riconoscimenti ricevuti in questi anni ci incoraggiano a proseguire con rinnovato entusiasmo e nuove idee. Fintanto che la Regione, le istituzioni e i nostri soci saranno consapevoli che l’operetta, lo spettacolo musicale ed il musical sono generi musicali che fanno parte della cultura della nostra gente siamo certi che saremo considerati ancora un soggetto culturale di interesse regionale da sostenere nel suo impegno a servizio della comunità regionale”.
“Crediamo – ha concluso Grizon – che grazie alla lungimiranza della Regione FVG e al nostro appassionato lavoro, la piccola lirica potrà continuare ad essere un valore aggiunto nella cultura musicale del nostro territorio e, se ben gestito, anche in futuro elemento qualificante della sua offerta turistica e culturale”.
Ecco in dettaglio gli appuntamenti:
Sabato 10 novembre 2012 – ore 20,30
Il Premio Internazionale dell’Operetta a Sylvester Levay
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Internazionale dell’Operetta, presieduto da Claudio Grizon e composto da Danilo Soli (presidente onorario), Stefano Curti (vicepresidente), Umberto Bosazzi, Giorgio Cesare, Andrea De Col , Paolo de Gavardo, Romolo Gessi e Massimo Romita, costituitosi in commissione giudicatrice, dopo aver consultato noti esperti del teatro musicale, ha deciso all’unanimità di assegnare il Premio Internazionale dell’Operetta – XXV edizione al compositore ungherese Sylvester Levay, grande protagonista del mondo musicale , creatore del musical Elisabeth, che da Vienna ha cominciato un viaggio trionfale, eguagliando per i paesi di lingua tedesca il successo dell’Opera da Tre Soldi di Kurt Weill. Elisabeth, che ha ripreso ora il suo glorioso cammino nella capitale austriaca, compie vent’anni ed è singolare e benaugurante la coincidenza con i vent’anni dell’Associazione Internazionale Operetta Fvg. Nato nel 1945 a Subotica in Serbia, la vecchia Maria Theresienstadt, a pochi chilometri dall’ avita Ungheria, Levay comincia a studiare musica a otto anni e a quindici è già premiato per la composizione. Gira l’Europa con diverse orchestre e approda nel ’72 a Monaco di Baviera, dove opera anche come pianista e arrangiatore per grandi artisti, tra cui Udo Jürgens, e incontra Michael Kunze, che scriverà per lui i testi dei musical più celebri. Dal 1980 al 2000 vive a Hollywood e si dedica alle colonne sonore, lavorando con molte stelle, tra cui Michael Douglas e Sylvester Stallone. Basterà ricordare il Grammy Award, il premio musicale più prestigioso, per Fly Robin Fly e le musiche per i film Cobra, Hot Shots, Burglar, Touch and Go, Creator e Flash Dance. In tutto Levay, inesauribile, confeziona la musica per oltre cento pellicole e produzioni televisive americane. Airwolf Themes, con la colonna sonora di Levay, diventa la serie Tv più costosa. Incarichi accademici americani lo gratificano, ma il suo cuore batte sempre per l’Europa e Levay non manca di comporre brillanti musiche per le produzioni televisive tedesche ed è Heilbronn nel 1991 a tenere a battesimo, con grande successo, il suo primo musical, firmato assieme a Michael Kunze e intitolato Hexen Hexen. E’ però co Elisabeth, la spregiudicata, coraggiosa storia dell’incantevole imperatrice d’Austria, tanto bella, quanto sfortunata, che giunge nel 1992 il trionfo per Levay e Kunze al Theater an der Wien, trionfo che diviene planetario con oltre otto milioni di spettatori, da Berlino a Tokio. Ed è Elisabeth, in forma semiscenica, a portare nel 2004 i suoi autori a Miramare, di fronte al castello che spesso ospitò l’inquieta Sissi. Lo spettacolo incanta il pubblico triestino e viene replicato l’anno dopo , finchè giunge finalmente il momento di applaudire al Rossetti l’edizione integrale del musical ed è ancora una volta un successo eccezionale, protagonista la Van Dam, olandese come la Dowes e la Hakvoort che l’hanno preceduta. La vena creativa di Levay però non si arresta e nel 1999 affronta la prova di far cantare un genio dell musica classica con lo spettacolo Mozart !. E ancora successi nel 2006 con Rebecca, la prima moglie, dal romanzo di Daphne du Murier, a Vienna, e con Marie Antoinette all’Imperial Garden Theater di Tokio. Fin qui, da Pietro Garinei a Tim Rice, il Premio Operetta è andato a quelli che potremmo chiamare librettisti, ed è dunque la prima volta che viene conferito a un compositore, un ungherese come Lehár e come Kálmán, erede dunque della più luminosa tradizione della musa leggera, un autore che ha riportata in piena luce l’intramontabile talento musicale della Mitteleuropa.
Il Premio Nazionale Sandro Massimini a Simone Leonardi
La Commissione giudicatrice del Premio Nazionale “Sandro Massimini”, presieduta dall’Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Elio De Anna, composta da Umberto Bosazzi, Stefano Curti, Claudio Grizon, Gino Landi, Stefano Maccarini, Andrea Merli, Giovanni Maria Monti, Elio Pandolfi e Danilo Soli, ha deliberato all’unanimità di assegnare il riconoscimento per il 2011, tredicesima edizione, a Simone Leonardi, artista romano nato nel 1982 e acclamato protagonista del musical. Quando nel maggio prossimo giungerà al Politeama Rossetti uno sfavillante bus rosa giramondo che si chiama Priscilla, la regina del deserto, si potrà constatare come al suo strepitoso successo abbia contribuito in modo determinante la classe e l’estro di Simone, accanto a un altro Premio Massimini, Antonello Angiolillo, e a Mirko Ranù. La recitazione e il canto di Leonardi trovano infatti in questo visionario e intrigante spettacolo di Drag Queen, in sensazionale produzione italiana, la loro piena consacrazione nell’ironico e sognante personaggio di Bernadette, con unanimi, entusiastici consensi di pubblico e di critica. Formatosi presso il Laboratorio Velia Cecchini, Leonardi studia canto con maestri di valore , nonchè tap-dance e repertorio musical con Ann Amendolagine. Fondamentale il soggiorno di studio in Gran Bretagna, dove perfeziona la conoscenza scespiriana. Dopo le esperienze nella prosa con l’Adelchi, si fa conoscere nell’operetta, interpretando a Palermo il conte Gustav nel Paese del Sorriso di Lehár. E’ un Premio Internazionale Operetta quale Gino Landi a dirigerlo, come Calderousse, nel Conte di Montecristo al Teatro Brancaccio e come nipotino del topo più famoso d’Italia in Geronimo Stilton Supershow. Ma è nel 2007, arrivando anche al Rossetti di Trieste, che si afferma definitivamente come interprete di musical, impersonando Dexter, il musicista jazz in Alta Società di Cole Porter, e riconquistando la bella Vanessa Incontrada. Alla melodiosa Amii Stewart è invece accanto come Frank in Lady Day, dedicato alla vita di Billy Holliday. Il fitto curriculum di Leonardi comprende pure l’impeccabile mister Higgins di My fair Lady, come cover, e mister Jefferson in Rent di Larson, prodotto dal Pavarotti International. E ancora Malcom in Full Monty, l’abate Narciso in Boccadoro the Traveller e Bob in Canto di Natale al Sistina. Alla Tv lo troviamo, come doppiatore, per collaborare a serie quali Fastlane e Medium e a documentari per NatGeo. Sulle reti Rai è in Stellina, come il clown Tartaglio, e in Elements, dove dà la voce al simpatico Mec. Nel 2010 a Roma cura l’adattamento della versione italiana del musical The Last Five Years. E, prima di Priscilla, un’altra esaltante esperienza, quella del musical La Bella e la Bestia di Alan Menken, presentato in produzione italiana con straordinaria dovizia di mezzi per oltre 500 recite in due anni, da Milano a Roma, dove nell’esuberante personaggio di Din Don, la pendola maggiordomo, conferma, anche come oggetto incantato, la sua brillante versatilità. Premiare Simone con il Massimini vuol dire indicare ai giovani la strada del successo, attraverso la volontà, l’impegno e il sacrificio, e nello stesso tempo, oltre a confermare una volta di più, se fosse necessario, che il confine che separava il musical dall’operetta non esiste, dimostrare che il teatro italiano è ricco di tanti eccezionali talenti da far infrangere finalmente anche il confine con la mitica Broadway.
Mercoledì 28 novembre 2012 – ore 20,30
Bulli e Pupe, il celebre, divertente e colorato musical di Broadway, dall’intreccio perfetto dove tutto funziona grazie al simpatico libretto di Abe Burrows e alle vivaci e immortali musiche di Frank Loesser, è la nuova produzione, in esclusiva per l’Italia, della Compagnia Corrado Abbati. Un nuovo grande spettacolo che vedrà in scena un cast di oltre 20 artisti con voci importanti, coloratissimi costumi, balletti mozzafiato, scene eleganti nel segno di una qualità assodata e riconosciuta.
Bulli e Pupe ha debuttato a Broadway nel 1950 totalizzando ben 1200 repliche (quasi 5 anni ininterrotti) e già nel 1951 ha vinto il premio come miglior musical. Il successo dello spettacolo teatrale ha ispirato l’omonimo film con Marlon Brando e Frank Sinatra che ha portato Bulli e Pupe ad essere famoso in tutto il mondo.
Bulli e Pupe è considerato da molti come il musical perfetto perché vi si ritrova il classico spirito dei grandi successi di Broadway dove ad una variegata ambientazione (dalla pittoresca Times Square, alle calde notti nei bar di Cuba, dalle velate atmosfere dei night-club alla rigida moralità dell’Esercito della Salvezza) si unisce una musica sempre varia e vivace in un crescendo, dove il ritmo dello spettacolo si fa sempre più incalzante e travolgente. Elegante, energico, spensierato, comico e romantico Bulli e Pupe ci porta in un mondo di belle donne e giovani bulli che amano il gioco, due di loro Sky Masterson e Nathan Detroit, non sanno resistere alla tentazione di fare o accettare scommesse su qualsiasi cosa. Così, quando una bella ragazza, appartenente all’Esercito della Salvezza, ‘mette su bottega’ nel quartiere, Nathan scommette che Sky non riuscirà a sedurla. Ma tutte le poste in palio perdono di valore quando Sky si innamora perdutamente…
Martedì 18 dicembre 2012 – ore 20,30
Operetta su musica di Paul Abraham e libretto di A. Grűnwald e F. Löhner-Beda, “Ballo al Savoy” fu rappresentata per la prima volta il 23 dicembre 1932 al Grosses Schauspielhaus di Berlino. Ricorre infatti quest’anno l’ottantesimo dal debutto. La partitura dell’operetta risulta essere più moderna rispetto ai canoni dell’epoca, facendo un uso abbondante di musiche a ritmo di foxtrot e balli di impronta latino-americana, come il tango e il paso doble, che in quel tempo cominciavano a invadere l’Europa, contaminando tutto il teatro musicale.
Il maggiordomo Arcibaldo ci introduce in casa Frankfurter dove si festeggiano i padroni di casa, Aristide e Maddalena, appena tornati da un lungo viaggio di nozze. Fra gli eleganti invitati spiccano lo stravagante Mustafà Bey, un turco sempre alla ricerca di una nuova moglie, e la frizzante Daisy Parker, cugina della padrona di casa. Nel mezzo del divertimento generale Aristide riceve un telegramma da Tangolita, una danzatrice sua ex-fiamma, che pretende una notte d´amore con lui: lo aspetterà al Savoy, anzi meglio sarebbe dire al Savoia perchè siamo a Trieste. Aristide, consigliato da Mustafà, trova una buona scusa per andare: deve assolutamente incontrare il suo amico Pasodoble, compositore jazz al Savoy. Naturalmente Aristide non conosce affatto Pasodoble anche perché in tal caso saprebbe che Pasodoble non è altro che l pseudonimo dietro cui si nasconde Daisy Parker, la cugina di sua moglie. Maddalena è quindi certa che si tratta di una scusa. Decisione fatale: anche loro andranno al Savoy, Daisy per dirigere il concerto, Maddalena per sorvegliare il marito. Al Savoy arriva fra gli avventori un buffo e timido avvocato, Celestino, che si concede ogni tanto qualche follia nel celebre hotel. Quando Maddalena si rende conto che suo marito, dopo il bellissimo numero di danza di Tangolita, si ritira con questa in un separé, fa altrettanto con lo stralunato Celestino. A questo punto la direzione del Savoy premia Pasodoble per le sue composizioni jazz rivelandone la vera identità. Aristide è sbalordito ma lo è ancora di più quando Maddalena sotto l´effetto dello champagne dice di aver tradito il marito. La mattina dopo nella sua bella villa Aristide è furibondo e pretende il divorzio. Le pratiche per il divorzio vengono affidate ad uno studio che manda proprio l´ignaro Celestino: immaginate lo scompiglio! E anche il lieto fine!
Questa la storia originale, ma noi saremo a Trieste. Anzi da una villa a Barcola ci trasferiremo all’Hotel Savoia Excelsior Palace, inaugurato esattamente 100 anni fa assieme ad Aristide, giovane triestino nobile decaduto, e a Maddalena sua sposa, ricca proprietaria terriera friulana.
16, 17,18 e 19 novembre 2012
“Goodbye Berlin” In viaggio con Kurt Weill
Sala Bartoli – Politeama Rossetti – Trieste
con Marzia Postogna e Raffaele Prestinenzi, al pianoforte Corrado Gulin
E’ diventato ormai un classico Kurt Weill. La sua opera che fonde magnificamente musica colta e popolare, teatro, cabaret e musical è stata reinterpretata dai più grandi artisti. Questo spettacolo, nato con l’idea di un concerto, si è andato man mano sviluppando in piccolo “musical da camera”. Inconsapevolmente i due protagonisti della vicenda raccontata seguiranno le orme del viaggio che lo stesso Weill dovette percorrere: l’abbandono, a causa della salita al potere del nazismo, della Germania per gli Stati Uniti.
L’Opera da tre soldi con i testi di Bertolt Brecht e Lady in the dark, il cui paroliere fu Ira Gershwin fratello del più famoso George, sono tra le commedie musicali a cui si è attinto assieme all’ opera Street Scene. In questa piccola commedia con musiche si ritrovano inoltre altri brani tratti dai musical e dai film hollywoodiani di cui Weill scrisse le celebri colonne sonore, come Speak low. Nonché melodie indimenticabili quali Youkaly, Je ne t’aime pas e Berlin im Licht.
Produzione dell’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG
17, 18, 19, 20 e 21 novembre
“Un calicetto con Suppè”
Sala Bartoli – Politeama Rossetti – Trieste
Omaggio teatral-musicale al grande compositore dalmata, padre dell’operetta viennese
testo di Maurizio Soldà
con Andrea Binetti, Ilaria Zanetti, Marianna Prizzon e Maurizio Soldà, al pianoforte Antonella Costantini
Nome d’arte di Francesco Ezechiele Ermenegildo Cav. Di Suppè – Demelli, Suppè nacque a Spalato nel 1819, visse la sua infanzia a Zara per poi trasferirsi a Padova a studiare legge. Nipote di Donizetti, sin da giovanissimo la sua grande passione fu la musica. La sua prima composizione fu eseguita nel 1832 in una chiesa francescana di Zara. Di lui si raccontano straordinari aneddoti e appassionanti memorie, sia di quando trascorreva le sue allegre serate a Trieste all’Osteria del Pappagallo, ritrovo degli artisti cittadini, sia della sua lunga e proficua carriera che lo vedrà a Vienna fondatore dell’operetta viennese, città austriaca nella quale si trasferì giovanissimo alla morte del padre.
Lo spettacolo a lui dedicato è un racconto della figura, in chiave divertente e nello stesso momento celebrativa, e una dedica musicale, attraverso le migliori arie tratte dalle composizioni delle sue operette. Tra queste le più note sicuramente Boccaccio, omaggio all’Italia alla quale sentiva profondamente di appartenere, e La bella Galatea, che fu la risposta ironica a La Bella Elena dell’altro grande dell’epoca Jacques Offenbach.
Un oste e una cameriera servono gli avventori di una affollata osteria, tra questi un compositore di belle speranze ma al momento “de pochi schei”. Anche la giovane cameriera vorrebbe apparire sulle scene del teatro musicale. L’oste ha visto generazioni di artisti, compositori, pittori famosi o squattrinati nel suo locale, ne conosce i vizi e le virtù; sempre pronto a raccontare aneddoti e storie, pettegolezzi e verità, ma anche ad ascoltare le belle voci che ogni tanto emergono dal grande calderone dei senza possibilità.
L’oste è l’attore e regista triestino Maurizio Soldà, che da tanti anni raccoglie materiale di racconti, storie e tradizioni della cultura giuliana, istriana e dalmata, trasformandole in spettacoli teatrali di natura popolare, quant’anche colti e divertenti. I due cantanti sono il tenore Andrea Binetti e la soprano Ilaria Zanetti, al pianoforte Antonella Costantini.
Produzione dell’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG. Lo spettacolo circuiterà, grazie alla collaborazione con il Centro di Documentazione della Cultura Giuliana, Istriana, Fiumana e Dalmata, in alcune piazze italiane e in Istria.
nel corso del 2013
Martedì 20 novembre 2012 – ore 18,00
Sala Bartoli – Politeama Rossetti – Trieste
Presentazione del libro “Ines Lidelba, la contessa soubrette”
di Roberta Paganelli
a cura di Rossana Poletti
Ed. Risguardi collana Cartacanta, Forlì, dicembre 2011
Dalla recensione di Antonio Castronuovo pubblicata sulla rivista romagnola “La Piè”, di cui lo scrittore e conoscitore di musica è direttore, nel numero di luglio-agosto 2012: “Feconda e meticolosa musicologa di Forlì, Roberta Paganelli continua a stupirci con la sua produzione di studi, incentrati su voci e figure dimenticate (o colpevolmente accantonate)… Già nota per i suoi libri sul compositore Giuseppe Paganelli, sulla regina dell’operetta Gea della Garisenda,… ora l’autrice pubblica questa bellissima biografia sulla soubrette forlivese Ines Lidelba (1893-1961), che pur avendo goduto nella sua epoca di grande popolarità, è rimasta fino ad oggi nell’ombra.”… “…far notare – soprattutto a chi non ama la storia della musica – che la musicologia è una grande scenografia, capace di rivelare suoni, colori, vicende, significati. La musica diventa un mondo completo, fitto di suoni e di figure, solo se oltre all’ascolto ci si affida alle storie e alle vite di musicisti, esecutori, cantanti.”
Ingresso libero
In foto: