Tu che m’hai preso il cuor- L’Operetta da Trieste all’Europa è il titolo della mostra che l’Associazione Internazionale dell’Operetta ha allestito a Trieste nel 2009 e sta ora riproponendo in altre sedi. E con un titolo così l’Europa non poteva mancare. E’ stata infatti Bruxelles ad ospitare la rassegna triestina, in versione quasi integrale, inaugurata giovedì 16 giugno alle ore 12,30 nella sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia. Per l’occasione il catalogo è stato tradotto in inglese per consentire alla mostra una reale dimensione internazionale. Alla realizzazione dell’evento ha collaborato, oltre alla Regione Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Giuliani nel Mondo, sezione di Bruxelles. il nuovo allestimento della mostra era stato realizzato con la collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi.
La scelta di Bruxelles nasce dall’esigenza di far riscoprire in Europa Trieste, città europea ante litteram, e il suo amore per l’operetta, passione che nasce da lontano, forse l’unica a caratterizzare fino in fondo l’animo cittadino, l’unica sicuramente a fare da cassa di risonanza per la città, anche in un recente passato, e che Trieste sembra aver dimenticato in una lenta cancellazione di sé.
Sempre giovedì 16 giugno alle ore 19 presso il Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles l’Associazione è stato proposto un concerto d’operetta. Il tenore triestino Andrea Binetti e il soprano Maria Giovanna Michelini, accompagnati al pianoforte da Reana De Luca, hanno realizzato un omaggio all’operetta italiana e all’Italia nel suo centocinquantenario, attraverso le arie dedicatele dai compositori stranieri. Il repertorio dell’Operetta italiana è stato evidenziato attraverso i suoi autori più noti: Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo, ideatori di “Cin-ci-là”e de “Il paese dei campanelli”, “La duchessa del Bal Tabarin” e “La casa innamorata”, il verista Ruggero Leoncavallo e “La reginetta delle rose”, Giuseppe Pietri e il partenopeo Mario Costa con la sua “Scugnizza”, una delle pagine migliori dell’operetta italiana. Tutti i più celebri autori stranieri d’operetta hanno poi ambientato almeno una delle loro creazioni in Italia. Sono compositori stranieri del talento di Karl Millöcker , creatore di “Gasparone”, stravagante operetta ambientata in Sicilia dalle musiche raffinatamente romantiche, senza dimenticare il re di tutti Franz Lehár con “Paganini”, e ancora Franz von Suppè, straniero ma non troppo, e il famoso “Boccaccio”, per concludere con il re del valzer Johann Strauss per danzare “Una notte a Venezia”.